Cosa si indossa con il kimono? E cosa con lo Yukata? Calzini sì o calzini no?
Se vi stavate facendo queste domande, non preoccupatevi che NeeX è qui per aiutarvi! (。•̀ᴗ-)✧
Ecco un elenco ben dettagliato delle scarpe tipiche giapponesi, sbizzarritevi! ☆⌒(*^∇゜)v

 

 Attenzione, ti servirà 

  • Tutte le calzature tradizionali giapponesi sono infradito. Secondo la teoria Shiatsu, indossare le infradito porta benefici alla schiena, alla colonna vertebrale e alla digestione, per la presenza dei meridiani dell’agopuntura localizzati tra alluce ed illice.

  • La parte che si aggancia alla suola e tiene fermo l’alluce si chiama Hanao. L’hanao, al contrario delle ciabattine occidentali, è al centro della scarpa (e quindi non c’è distinzione tra destra e sinistra). Per questo motivo ad un italiano potrebbero risultare un po’ scomode: il mignolo infatti non ha niente su cui poggiare!

  • Se lo prevedono, le calzature tradizionali si portano con i Tabi { 足袋 }, calzini che dividono l’alluce dalle altre dita! I tabi, al contrario dei normali calzini che aderiscono al piede, sono fatti con due pezzi di stoffa non elastica ed hanno un’apertura dietro dalla quale si infila il piede.

Premesso questo possiamo cominciare: ecco l’elenco!

 

Waraji { 草鞋 }

I waraji sono i tradizionali sandali di paglia giapponesi. Usati prevalentemente durante l’epoca Edo dai braccianti, agricoltori e soldati, oggi vengono portati soltanto dai monaci buddisti o durante qualche festival.

Erano le calzature di tutti i giorni, perchè economiche e resistenti. Potevano essere fabbricate con vari materiali (canapa, cotone, steli di zenzero ecc.) anche se il più comune era il riso.
I waraji vengono legati attorno alle caviglie e secondo tradizione ci sono più modi di allacciarli, cosicché un contadino ed un monaco useranno tecniche diverse.
Quando si indossano le dita dei piedi sporgono in avanti, mentre il tallone rimane ben saldo.
Sarebbero da portare coi tabi altrimenti possono fare irritazione (se non altro a chi non è abituato xb ).
Vi è una versione invernale in cui i waraji diventano una specie di stivaletto. Erano ampiamente usati in quelle zone del Giappone dove nevica molto prima dell’introduzione degli stivali di gomma. Le fibre di riso infatti fanno da isolante, sia per l’acqua che per il freddo! ★~(◠‿◕✿)

Ultimo ma non certo meno importante: i waraji sono anche le calzature per eccellenza dei Samurai!
(つ・・)つ▬▬ι═══════ﺤ

 

 

 

Jika-tabi { 地下足袋 }

I Jika-tabi sono una specie di stivale modellato sullo stile dei tabi. Ne risulta una sorta di calzino alto, con l’alluce diviso dalle altre dita e una suola flessibile.
Sono scarpe da esterno, che permettono di muovere di più il piede rispetto alle normali calzature con suola rigida, perfette per arrampicarsi e saltare.
Non a caso, sono le scarpe dei Ninja (`・ω・)つ ~———卍

Oggi le Jika-tabi sono portate per lo più dai lavoratori, vista la loro flessibilità. Le usano agricoltori, muratori, carpentieri…
In commercio si trovano le versioni più moderne e colorate, adatte proprio a tutti!

 

Zori { 草履 }

Gli Zori sono i sandali che più assomigliano alle ciabatte infradito occidentali. Sono di solito bassi anche se le versioni più moderne possono essere alte. Una volta indossati il tallone dovrebbe sporgere 1/1,5 cm e il mignolo non ha nulla su cui poggiare.

Queste sono le calzature perfette per il Kimono! d(ゝ∀・) trattandosi di scarpe formali, si indossano di solito coi tabi.

Gli zori possono essere fatti di vari materiali: stoffa, vinile, legno… la loro suola è spesso antiscivolo, il ché non è un aiuto da poco se si sta indossando un abito complicato come il kimono! (*・~・*)

Due particolari tipi di zori:

  • Warazori: ciabattine infradito di paglia, le antenate dei moderni zori.
  • Nuno zori: zori fatti di tessuto, con stoffe riciclate. Queste possono essere morbide ciabatte da interno! Come struttura assomigliano molto ai waraji.

 

Geta { 下駄 }

I geta sono forse le calzature giapponesi più caratteristiche, d’altronde non si può fare a meno di notarli, quei denti! I tasselli di cui sto parlando si chiamano proprio /ha/ 歯 “denti”, e il loro scopo era quello di tenere i vestiti alti da terra, così da evitare polvere e sporco.

I geta sono formati da un unico pezzo di legno, spesso Paulownia, e producono un suono caratteristico quando si cammina, detto /karankoron/ カランコロン (toh guarda una bella onomatopea che si scrive in katakana! (☉ε ⊙ノ)ノ ahah, no, non sono impazzita, mi rivolgevo soltanto all’articolo della scorsa settimana sulle parole giapponesi xb ).
La base di queste calzature è squadrata, si ammorbidisce leggermente per quelle femminili ma rimane comunque sul rettangolare, al contrario degli zori che sono più ellittici. 
Stiamo parlando delle “scarpe da tutti i giorni” (sebbene possa non sembrare), quindi il tabi è opzionale. L’hanao può essere cambiato se consumato. Oggi si indossano soprattutto con lo Yukata, ma in estate anche con i vestiti all’occidentale.

E ora la domanda che vi starete facendo tutti:
« Ma come si farà a camminare con quei trampoli?? » XD
Ebbene, ecco la risposta:

Se guardiamo i geta di profilo i tasselli non sono simmetrici, anzi: sono spostati all’indietro. Per questo motivo i geta vanno portati allentati, con il tallone che sporge un po’ dietro. In questa posizione si è più stabili, riuscendo a mantenere l’equilibrio (*^▽^*)b

Anche se l’uso dei geta oggi ha lasciato il posto a calzature occidentali, l’armadietto delle scarpe presente in ogni casa si chiama ancora /getakabo/ (scatola per geta). Anche l’uso di togliersi le scarpe quando si entra in una casa giapponese potrebbe essere legato a queste calzature: oltre a non portare all’interno lo sporco della strada infatti, il gesto può anche essere un’accortezza atta a non rovinare il pavimento con gli zoccoli di legno.

I classici geta sono chiamati Hiyori Geta, ma ne esistono di tantissimi tipi che differiscono tra loro dal numero e dalla forma dei rialzamenti della suola. Io vi parlerò delle più famose, ma di alcuni tipi non sono proprio riuscita a trovare informazioni. Credo facciano parte di quegli oggetti antichi che conoscono solo i nonni `(๑ △ ๑)`*

Takai Ashida Geta

Questo tipo di geta ha i denti più fini e più alti: si usano quando piove per proteggersi dall’acqua e dal fango. Un po’ come le scarpe che usavano le veneziane della Serenissima con l’acqua alta! X,D


Ama Geta

Un altro tipo di geta per la pioggia: queste hanno una copertura che ripara il piede in modo che non si bagni. Il bello di queste calzature è che il tessuto è removibile, così quando finisce di piovere questi tornano ad essere dei classici Hiyori geta! ^^

Quelli per la neve sono simili, solo che hanno i tacchi chiodati così da mantenere una presa salda.


Ippon/Tengu Geta

Questo è un tipo di geta che non viene portato comunemente, dato che è molto difficile camminarci e necessita di allenamento. Il loro uso si limita a danze tradizionali, teatro, festival.
Negli Ippon Geta c’è un solo tacco centrale, e dato che sono le calzature indossate dai tengu (creature fantastiche del folklore nipponico), vengono chiamate anche Tengu Geta.


Okobo o Pokkuri Geta

Gli Okobo hanno una grande zeppa, anche questa fatta tutta da un unico pezzo di legno. Fortunatamente è cava, altrimenti peserebbe tantissimo! All’interno della zeppa viene messo un campanellino – “pokkuri” è infatti il rumore che fanno questo tipo di calzature quando vengono portate.
Tipiche delle donne, vengono indossate soltanto dalle ragazze durante la festa dello Shichigosan e dalle Maiko (apprendiste geisha).
Per quanto riguarda le Maiko, questi sono i calzari perfetti: essendo molto alti, le fanciulle sono costrette a camminare lentamente e a passetti corti, proprio come si addice ad un’elegante geisha! Il colore dell’hanao indica il grado della maiko: a partire dal rosso per le novizie sino ad arrivare al giallo per coloro che sono quasi delle vere geisha.


Koma Geta

Questo tipo di geta era indossato dalle Oiran { 花魁 }, le cortigiane e prostitute d’alto borgo dell’era feudale. Le koma geta, chiamate anche Mitsu-ashi (tre gambe), sono alte sui 20/25 cm, laccate di nero e venivano indossate senza tabi.

A differenza delle geisha, il cui compito è intrattenere con la conversazione, il ballo, il canto, la musica, le oiran erano donne di piacere. Questo tipo di calzature, unito alle pettinature particolari e al fatto che allacciassero l’obi (la cintura del kimono) sul davanti, le differenziavano dalle geisha e dalle maiko.


I Geta moderni

Si sa, le donne amano le scarpe ヽ( ´¬`)ノ E a questa passione non sono sfuggite nemmeno le giapponesi. Così, sebbene i geta maschili siano rimasti piuttosto simili a quelli di una volta, quelli femminili si sono evoluti, modernizzati, semplificati.

Se ne trovano di tutti i tipi: con il tacco e l’infradito all’occidentale, con la base ergonomica invece di piatta, con i lacci intorno alla caviglia, laccati, con forme strane… ognuno scelga il proprio paio! \(*^¬^*)/


 

Bene, anche per oggi abbiamo terminato! Spero abbiate imparato qualcosa di nuovo ╰(*´︶`*)╯
Se avete domande fatele pure nei commenti o mandate un messaggio alla pagina facebook.

May stardust lead you ~

Crediti: Wikipedia, Japan Info, Wafuku!