Lo Tsukimi è una festa dedicata alla Luna di origine cinese ma introdotta moltissimi anni fa in Giappone.

Tsukimi { 月見 } significa letteralmente guardare la luna: /tsuki/ è “luna” e /mi(ru)/ vuol dire “guardare”. Si celebra verso la metà dell’autunno momento in cui, in modo molto solenne e tranquillo, i giapponesi dedicano un po’ del loro tempo alla contemplazione del bianco satellite.
Questa festa cade ogni anno in una data diversa, essendo relazionata alla luna piena e al Juugoya (un momento particolare del calendario tradizionale giapponese). Se vi interessa sapere le date future potete trovarle su kikuko-nagoya.

 

Cibi dello Tsukimi

Generalmente, i giapponesi in giorni speciali preparano cibi speciali. E’ il caso della festa dei bambini, dell’equinozio di primavera o dell’hanami. Beh, questo capita naturalmente anche con lo Tsukimi! Durante questa giornata infatti si preparano i cosiddetti Tsukimi Dango, palline di riso disposte a piramide oppure a forma di coniglietto. Questi dolcetti vengono posti vicino a una finestra, in veranda o comunque in un luogo da dove è possibile mangiarli mentre si ammira il fantastico bagliore lunare.

 

Preparativi per lo Tsukimi

Dopo aver preparato i dango, la casa viene adornata con fiori, rami di Miscanto, frutta e verdura di stagione, in modo da dare il benvenuto all’autunno alle porte.

Gironzolando tra le viuzze residenziali giapponesi potreste anche sentire i bambini canticchiare una sorta di ninna-nanna alla luna: ❝ Tsuki ga deta deta ~ Tsuki ga ❞ (ossia “la luna è uscita fuori, la luna è uscita fuori”). Le parole fanno parte di una vecchia canzone folkloristica giapponese: il Tankō Bushi. Questo brano è suonato spesso anche durante i festeggiamenti per l’Obon!

 

Cosa si fa durante lo Tsukimi?

La sera ci si riunisce insieme ai propri cari per mangiare e godersi l’argenteo splendore lunare, parlando di quel coniglietto che dovrebbe vivere sul nostro satellite / (ㅇㅅㅇ❀)\

Come sarebbe a dire “quale coniglietto”? / (❀ ˃ᆺ˂)\

Il Coniglio Lunare (tsuki no usagi { 月の兎 }) è una creatura mitologica presente nel folklore di molti paesi dell’Estremo Oriente, in particolare Cina, Corea e Giappone. Si tratta per l’appunto di un coniglio che vive sulla Luna. Secondo l’Oriente, sulla superficie della luna piena è possibile vedere un coniglio seduto sulle zampe posteriori a fianco di un pestello da cucina. E’ stata appunto questa pareidolia a dare origine al mito.

In Giappone la storia del Coniglio Lunare è talmente famosa da aver ispirato anche la produzione di Manga ed Anime. Su Dragon Ball per esempio Goku incontra un nemico dalle sembianze di un coniglio che spedirà sulla Luna, un coniglio-spaziale è presente pure su Lamù, ma potremmo citare pure One Piece o I Cavalieri dello Zodiaco… sicuramente il riferimento più famoso lo troviamo però su Sailor Moon! La protagonista infatti, discendente del Regno della Luna, si chiama Usagi Tsukino: la pronuncia è identica a quella di “Coniglio Lunare”, sebbene i kanji siano diversi.

La figura leggendaria ha delle varianti a seconda della nazione: in Cina il coniglio viene considerato un compagno della divinità lunare Chang’e, per la quale è incaricato di produrre l’elisir di lunga vita pestandone i componenti nel suo mortaio; nel folklore coreano e giapponese si limita invece a preparare mochi.

In tutti i casi, il suo mito si ricollega ad una antica fiaba buddhista con intenti moralistici, la Śaśajâtaka.

 

La leggenda del Coniglio della Luna (,,◕ ⋏ ◕,,)

Era il giorno sacro buddista di Uposatha, dedicato alla carità e alla meditazione, e degli amici decisero di cimentarsi in opere di bene. Questi amici erano una scimmia, una lontra, uno sciacallo ed un coniglio. I quattro animali incontrarono un anziano viandante affamato, e quindi si diedero da fare per procurargli del cibo.

  • La scimmia, grazie alla sua agilità, riuscì ad arrampicarsi sugli alberi per cogliere della frutta
  • La lontra si tuffò nel fiume e pescò dell’ottimo pesce
  • Lo sciacallo, sbagliando ma in buona fede, giunse a rubare del cibo da una casa di umani incustodita
  • Il coniglio invece, privo di particolari abilità, non riuscì a trovare altro che erba ₍ᐢ ›̥̥̥ ༝ ‹̥̥̥ ᐢ₎ 

Triste ma determinato ad offrire comunque qualcosa al vecchio, il piccolo animale si gettò allora nel fuoco, donando le sue stesse carni al povero mendicante. Questi, tuttavia, si rivelò essere la divinità induista Śakra che, commossa dall’eroica virtù del coniglio, disegnò la sua immagine sulla superficie lunare, affinché fosse ricordato da tutti.

La leggenda, il cui intento è celebrare le qualità del sacrificio e della carità portate avanti ad ogni costo, è ben nota in Cina e in Giappone, ed è conosciuta anche in versioni diverse: una di esse, la preferita della sottoscritta e del GattoneCiccione, dice che la divinità Chang’e salvò la coraggiosa bestiola dalle fiamme e la portò con sé sulla Luna ~ ♡

 


 

May Moon lead you 、., ⌒ 、., ⌒ 、., ⌒ 、., ⌒ 、., ⌒ 、., ⌒*hop hop* (,,◕ ⋏ ◕,,)

Crediti: album delle festività giapponesi di Yume e il GattoneCiccione, Wikipedia.
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