Ci sono cose che per alcuni sono banali e per altri proprio no.
E’ il caso dei colori giapponesi che vediamo oggi!

Nel Sol Levante colore si dice iro 色. In origine esistevano solo quattro colori:

  • Kuro 黒 : nero
  • Shiro 白 : bianco
  • Aka 赤 : i colori brillanti e caldi (come rosso, arancione, giallo…)
  • Ao 青 : i colori freddi e spenti (dal verde al blu passando per il viola e il grigio)

Essi si contrapponevano e intrecciavano gli uni agli altri come yin e yang:

  • kuro e shiro: l’oscurità e la luce, la notte e il giorno, la morte e la vita
  • aka e ao: il caldo e il freddo, la vivacità e la pacatezza, la completezza e l’immaturità

Come facessero a capirsi le persone proprio non lo so.
« Vorrei comprare quel fiore aka »
« Intende la rosa [rossa], il tulipano [rosa], il girasole [giallo] o la gerbera [arancione]? »
ಠ_ರೃ …What?

Forse è proprio per questo che le cose poco a poco sono cambiate 。゚(゚ノ∀`*゚)゚。
Negli anni successivi le gamme di colori indicate da “ao” ed “aka” si restrinsero sempre più, fino ad indicare per aka il rosso (evvai!) e per ao le sfumature di colore tra il blu e il verde. Ao ha così continuato a voler dire sia blu che verde per molti, molti anni.
In compenso sono apparsi il giallo, il marrone e il viola, anche se i colori i giapponesi li hanno assimilati davvero poco per volta: durante il VII secolo infatti, Ao, rosso, bianco, nero e giallo avevano una connotazione positiva mentre gli altri colori venivano considerati negativi e portatori di sventura.

Nel periodo Edo le cose sono cambiate di nuovo: il marrone, insieme alla gamma dei grigi e a quella dei blu, era considerato il colore iki (raffinato) per eccellenza poiché

grazie alla sua tonalità luminosa da un lato, e al calo del grado di saturazione dall’altro, si esprime in esso una seduzione che conosce la rinuncia e una sensualità che è capace di spezzatura

Fu soltanto dopo la Seconda Guerra Mondiale che si iniziò a distinguere tra blu e verde, diventati rispettivamente ao 青 e midori 緑. Colori moderni sono anche il rosa, l’arancione o il grigio.

Oggi i colori piacciono e sono dei simboli. C’è un perché se le ragazze majokko (come Sailor Moon e Pretty Cure) o i Pokémon hanno dei colori dominanti. Vediamoli!

 

黒 Kuro → Nero

Uova nere di Owakudani. Vengono fatte bollire nelle risorgive vulcaniche e per reazione chimica il loro guscio diventa nero. Si dice che mangiarne una allunghi la vita di ben 7 anni!

Il nero ha origine dalla parola /kurai/ (scuro, buio), per questo è associato all’oscurità, al mistero, alla morte e al male. Indica qualcosa di sinistro e poco limpido, ma anche l’inverno, la notte e il settentrione.

La parola kuro, scritta esattamente con lo stesso kanji di nero, significa anche “colpevole”.

Il nero però ha anche altri significati che ha preso con il tempo, come la lealtà, la serietà, l’eleganza o il lusso

  • Gli abiti maschili sono di questo colore per comunicare serietà
  • Il packaging di alcuni prodotti è nero per indicarne la qualità superiore
  • Anche le cinture dei maestri di arti marziali sono nere: in questo caso sono un simbolo di esperienza, in contrapposizione a quelle bianche degli allievi.

 

白 Shiro → Bianco

Il colore della luce secondo la tradizione giapponese è anche il colore delle divinità e della sacralità. Simboleggia la purezza, qualcosa di buono e positivo, la lealtà (come per il nero), l‘inesperienza (al contrario del nero).

Ha anche il significato di limpido e chiaro, ed è associato all’autunno e all’occidente.

 

 

青 Ao → Blu

Il blu è associato alla primavera e all’oriente. E’ il colore della fertilità e della giovinezza, rimanda quindi anche a qualcosa di acerbo, vago ed incompleto.
Inoltre, contrariamente a quanto accade in occidente, in Giappone è un colore calmo e tipicamente femminile.

Fiori di Nemophila menziesii. Il parco di Hitachi è particolarmente famoso per la fioritura di questa pianta.

Visto il suo recente significato, le parole che contenevano il suo kanji non sono state modificate, perciò ancora oggi Ao non significa sempre blu:

  • 青木 Aoki = alloro (letteralmente albero verde)
  • 青葉 Aoba = fogliame verde, nuovo, d’inizio primavera
  • 青信号 Aoshingo = semaforo verde
  • 青年 Seinen = giovane, gioventù

Due sfumature di blu sono 水色 Mizuiro (azzurro, letteralmente “color acqua”) e 空色 Sorairo (celeste, color cielo).

 

緑 Midori → Verde

Bruco di Sasakia charonda, la farfalla nazionale giapponese. Non è SuperKawaii?! >w<

Come abbiamo già detto, il verde è un colore piuttosto giovane. Per essere precisi, Midori indica il verde della vegetazione e quindi il verde scuro, verde chiaro si dice invece 黄緑 Kimidori.

Il kanji 緑 in origine indicava qualcosa di fresco, di giovane, come la nascita di germogli. Un esempio, anche se si tratta di un termine arcaico, è 嬰児 /midorigo/ che significa neonato, riconducibile quindi a qualcosa di giovane.

Come dicevamo appena sopra, per indicare il verde si usa a volte ancora Ao. In questo senso “mela verde” NON sarà midori ringo, ma piuttosto Ao Ringo (perchè la mela se è verde di solito è acerba, quindi Ao).

 

赤 Aka → Rosso

I torii, gli archi d’accesso ai templi, sono sempre rossi. D’altronde conducono ad un luogo sacro.

L’estate, il meridione… il simbolo della vita. Il rosso indica completezza (contrapponendosi ad Ao); è un colore di buon auspicio e di felicità, che purifica e tiene lontani demoni e malattie.
Aka è anche il colore della sacralità e dei rituali, della preghiera e della purificazione.

In Giappone tante cose sono rosse: i daruma, il filo che unisce due anime gemelle, il sole! ★⌒(●ゝω・)bIl colore rosso è tanto amato che esiste il proverbio

となりのはなはあかい /tonari no hana wa akai/ = i fiori del vicino sono rossi

Una cosa del tipo “I fiori del vicino sono sempre più rossi”. Ahhh, che invidia quel rosso! (E pensare che una volta non capivano se era rosso, giallo o arancione XD )

 

黄色 Kiiro → Giallo

Nel VII secolo il colore giallo indicava il centro. Oggi ha significato di coraggio, bellezza e nobiltà.

L’interno del Treno POKÉMON with YOU, che viaggia nella regione Tohoku.

 

金色 Kiniro → Oro

Kiniro significa letteralmente “color oro”. Si può dire che sia un colore giovane!

 

茶色 Chairo → Marrone

Chairo significa “color thè”. Durante il periodo Edo era considerato un colore raffinato, ed ha quindi influenzato moltissimo gli abiti dell’epoca e il teatro Kabuki.

Palla fatta di aghi di cedro (la conifera). Viene appesa da chi fa il saké fuori dalle distillerie perchè quando diventa marrone significa che il saké è pronto!

 

紫 Murasaki → Viola

Questo colore è passato dal portare sventura (evocava peccato e paura) a simboleggiare privilegio e nobiltà.

Il Kawachi Fuji Garden è un giardino privato che si trova a Kitakyushu. E’ famosissimo per lo spettacolare tunnel di glicine.

 

オレンジ Orenji → Arancione

L’arancione è simbolo di felicità e amore. I monaci buddisti e lo stesso Dalai Lama vestono di arancione per simboleggiare, come aveva fatto lo stesso Buddha, la rinuncia ad una vita di piaceri e il raggiungimento della vera felicità.

Yen – i soldi non faranno la felicità, ma risparmiare per un piccolo sogno nel cassetto è crearsi un obbiettivo. E raggiungere uno scopo sì, fa felici.

Una volta arancione si diceva 橙色 Daidaiiro, ossia “color arancia”. Oggi si usa di più il termine Orenji.

 

ピンク Pinku → Rosa

Seioubo, dolce giapponese a forma di pesca

In giapponese tradizionale rosa si direbbe 桃色 Momoiro (ossia color pesca) ma ormai si usa molto di più il termine di derivazione inglese pinku.

Il colore rosa incoraggia la comunicazione e la conversazione. Ispira le buone maniere e mette le persone a proprio agio. E’ un colore che deriva da orenji ma in una forma molto più morbida e delicata.

 

グレー Gure → Grigio

Altro termine di derivazione straniera, in origine era 灰色 Haiiro (color cenere).

 

銀色 Giniro → Argento

 


Curiosità #1

Ad ogni mese dell’anno sono associati dei colori!

  • GENNAIO: verde e viola
  • FEBBRAIO: rosso cremisi e violetto
  • MARZO: rosa e color kaki
  • APRILE: bianco e rosso borgogna
  • MAGGIO: giallo
  • GIUGNO: verde chiaro e giallo
  • LUGLIO: rosso
  • AGOSTO: celeste
  • SETTEMBRE: violetto
  • OTTOBRE: rosa
  • NOVEMBRE: vermiglio e grigio-verde
  • DICEMBRE: violetto e blu scuro

Tutto perchè adesso conoscono le sfumature ಠಿ_ಠ

 

Curiosità #2

Fanno parte dei colori giapponesi anche una serie di coppie e tris che si trovano spessissimo a braccetto. Eccoli qua

Joshiki Maku

Il Joshiki Maku è il sipario del teatro Kabuki. Simboleggia il mondo dell’intrattenimento e del divertimento e si può definire il tricolore del Giappone. 

I colori in origine si creavano così:

  • Verde con aggiunta di giallo dei germogli di cipolla appena spuntati, e leggermente scurito da un grigio.
  • L’arancio ottenuto con il tannino di cachi cui siano mischiati rosso e una punta di nero crea il ruggine
  • Blu profondo con porpora dà invece il nero

Kujira Maku

La coppia bianco&nero pare porti sfortuna. E’ usata infatti negli striscioni appesi ai funerali e alle veglie.

Kohaku Maku

La combinazione di rosso&bianco porta invece fortuna. Si usa questo drappo quando c’è qualcosa da festeggiare: matrimoni, nuove nascite o cerimonie (che possono essere d’ingresso nelle scuole, di diploma, di compimento della maggiore età). Dato che è una coppia che piace, il marketing giapponese lo utilizza anche per le svendite XD

The last but not the least: la coppia aka-shiru compare anche nella bandiera giapponese 日の丸 /Hi no maru/. Il cerchio rosso che si staglia sullo sfondo bianco è carico di simbolismo nel rappresentare il Sol Levante.

Asagi Maku

Questa coppia di colori viene usata negli eventi religiosi. Servono a delimitare i confini in cui sembrano risiedere delle divinità, e non vi si può accedere se non con uno speciale permesso. Storicamente parlando, questa è la “bandiera colorata” più vecchia tra tutte.

 

Ho finito. May colours lead you ~


Crediti:

Associazione Culturale Giappone in Italia, Nihon Japan Giappone, Hanami blog, Il gusto del tè, Tradurre il Giappone, Japan Info, Goin’ Japanesque, NHK world-Japan, Twisted sifter.