La Golden Week { ゴールデンウィーク } è il periodo del calendario giapponese che va dal 29 aprile al 5 maggio, chiamato così perché in una settimana si susseguono ben 4 festività nazionali che permettono di fare “ponte”.
Questi giorni rappresentano il periodo più lungo di vacanza per i lavoratori giapponesi, ed è quindi una ricorrenza molto attesa.

Durante la settimana le aziende si fermano completamente e grazie alle giornate di ferie pagate i dipendenti possono dedicarsi al relax o ai viaggi.
Viaggiare durante la Golden Week risulta molto dispendioso per chi sceglie di restare in Giappone. In questi giorni infatti i prezzi degli aerei, treni e strutture alberghiere salgono alle stelle. Nonostante i prezzi esorbitanti però, spesso i lavoratori scelgono di tornare alle città di origine a trovare i familiari, o di rilassarsi presso gli Onsen (le terme) godendosi le ferie in completo relax.
E’ una settimana davvero particolare in cui il laborioso formicaio del Giappone per un po’ si placa. Tokyo si svuota e la gente fa tutto senza fretta (◡‿◡✿)


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► In Giappone vi è una legge nazionale che regola le festività. Essa recita che:

  1. negli anni in cui una festività cade di domenica, il giorno di ferie viene recuperato il lunedì successivo
  2. i giorni che si trovano tra due feste nazionali diventano automaticamente festa nazionale

Ciò significa che, per quanto riguarda la Golden Week, sono sempre garantiti 7 giorni.

► Esiste anche la Silver Week! Si tratta del periodo a settembre tra la Festa degli Anziani (terzo lunedì del mese) e l’Equinozio d’Autunno (intorno al 23). Ogni 5/6 anni capita che queste due feste si trovino distanziate soltanto da un giorno, appena dopo il weekend. Grazie alla legge di cui abbiamo appena parlato, il giorno che li divide diventa festa nazionale, e con il sabato e domenica precedenti si ottengono 5 giorni consecutivi di ferie! Che fortuna! (*・▽・*)

► Gli altri periodi di ferie più lunghi sono i festeggiamenti per l’anno nuovo e quelli per l’Obon!

Leggi di più a proposito dello stacanovismo giapponese

 

Di quali festività si compone la Golden Week?

 

 

Hirohito showa daySHOWA DAY – INIZIO DELLA GOLDEN WEEK

In Giappone, il giorno del compleanno dell’imperatore è festa nazionale.
Originariamente, il 29 Aprile era festeggiato in quanto data di nascita di Hirohito, l’imperatore che regnò nel periodo
Showa (1926-1989), ossia durante e dopo la Seconda Guerra Mondiale.

LA FAMIGLIA IMPERIALE GIAPPONESE – da divinità a persone prive di cognome

Dopo la sua morte nel 1989, il giorno continuò ad essere festeggiato sotto il nome di Midori no Hi (“giorno del verde”, della natura) in memoria del grande interesse che
Hirohito aveva dimostrato per l’ambiente [nb: ricordate che il Sol Levante ha subito due attacchi atomici durante la guerra!].

Nel 2007 il Midori no hi venne spostato al 4 Maggio e fu deciso che il 29 Aprile rimanesse una festa nazionale (chiamata Showa no Hi ~ 昭和の日 ), per dare l’opportunità ai giapponesi di riflettere sul periodo Showa della loro storia – sul passato turbolento e cupo e sulla ripresa post bellica.

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Shōwa viene tradotto come “pace illuminata” e si riferisce al lungo periodo dal 1926 al 1989, il più lungo regno di un singolo imperatore nella storia del giappone.

 

kenpo kinenbi japan

KENPO KINENBI – Il Giorno della Costituzione

Il Kenpo Kinenbi { 憲法記念日 }, che si festeggia il 3 maggio, è la celebrazione della Costituzione giapponese, entrata in vigore nel ’47 dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale.
Questa costituzione (che andò a sostituire quella Meiji) riconosce i diritti fondamentali dell’uomo e ripudia la guerra, ma soprattutto stabilì da allora un sistema parlamentare: formalmente il capo dello stato è l’imperatore, ma non rappresenta più una divinità con pieni poteri… esercita invece un ruolo puramente cerimoniale e non possiede più la piena sovranità di una volta.

« Il governo è un diritto sacro del popolo, la sua autorità deriva dal popolo, i suoi poteri sono esercitati da rappresentanti del popolo, e i suoi benefici sono goduti dal popolo. »

Una delle peculiarità che rende la carta costituzionale giapponese unica al mondo è la rinuncia totale alla guerra e alle forze armate. Infatti l’articolo 9 recita:
“1. Aspirando sinceramente ad una pace internazionale fondata sulla giustizia e sull’ordine, il popolo giapponese rinunzia alla minaccia o all’uso della guerra, quale diritto sovrano della Nazione, ed alla minaccia dell’uso della forza, quale mezzo per risolvere le controversie internazionali.
2. Per conseguire l’obbiettivo proclamato nel comma precedente, non saranno mantenute forze di terra, di mare e d’aria, e nemmeno altri mezzi bellici. Il diritto di belligeranza dello Stato non sarà riconosciuto.”

La costituzione fu preparata durante l’occupazione dagli Alleati: è una costituzione severa e molto rigida alla quale non sono mai stati apportati emendamenti. Per modificarla infatti occorre un’ampia maggioranza parlamentare e popolare, ossia i voti favorevoli di 2/3 dei deputati di entrambe le camere del parlamento e l’approvazione tramite referendum popolare.

In questo giorno si è invitati a riflettere sul significato della democrazia e sul governo giapponese. Vengono organizzati molti eventi e conferenze sull’importanza del ruolo della costituzione e il palazzo della Dieta viene aperto ai visitatori.

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La clausola ultrapacifista non fu una scelta, ma un’imposizione degli Stati Uniti, che temevano la potenza militare giapponese. Al momento il governo del Sol Levante è riuscito ad aggirarla: le forze armate esistono sotto il nome di Forze di Autodifesa.
L’opinione pubblica si divide in due: se è vero che in più di 70 anni nessun giapponese in divisa ha mai sparato o è morto in battaglia, l’opposizione ne fa una questione di orgoglio nazionale (vedendo l’attuale costituzione come l’eredità dell’occupazione americana). Da una parte chi ha paura di dover seguire poi gli americani in tutte le loro “guerre di pace”, dall’altra il primo ministro Shinzo Abe e i suoi sostenitori che vedono penalizzato di molto il proprio paese. Le proposte di emendamento sono state fatte, vedremo come andrà.
Una cosa è certa: le autorità americane si sono pentite sin da subito dell’obbligo dato al Giappone. Durante la Guerra Fredda con la Russia e quella Calda con la Corea, un aiutino dal Sol Levante l’avrebbero gradito. Alla faccia loro, tié! ψ(`∇´)ψ

 

MIDORI NO HI – il giorno dedicato alla natura

Il Midori no Hi  { みどりの日 } nasce nel 1989, alla morte dell’imperatore del periodo Showa, Hirohito. Egli amava molto l’ambiente e perciò la festa che celebrava il suo compleanno, il 29 Aprile appunto, venne dedicata alla natura e prese il nome di Midori no Hi, “giorno del verde”.

In seguito si decise di dedicare il 29 Aprile unicamente a Hirohito e al periodo Showa, così dal 2007 il Midori no Hi fu spostato al 4 Maggio (questo giorno risultava in ogni caso festa nazionale a causa della legge di cui vi ho parlato all’inizio dell’articolo – il 4 maggio cade infatti tra Kenpo Kinenbi e Kodomo no Hi).

Ogni anno durante il Midori no Hi lo stato e i volontari prendono parte a campagne di sensibilizzazione pubblica dei cittadini in merito alla tutela ambientale, molti volontari si mobilitano per piantare nuovi alberi, pulire le aree verdi e organizzare conferenze su temi legati all’ambiente.

In uno stato con una fortissima densità nelle metropoli in cui è forte il bisogno di aree verdi, questa festa ha lo scopo di aumentare l’amore per la natura da parte della popolazione giapponese (◕‿◕✿)

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L’amore e il rispetto che hanno i giapponesi per la natura si vede nella filosofia zen, nella gestione urbanistica, nell’arte, ma anche nelle loro festività.
Il Midori no Hi infatti non è l’unica celebrazione a rientrare in questa categoria: abbiamo anche il Risshun (preparazione alla primavera), lo Shunbun no Hi (equinozio di primavera), il famosissimo Hanami, il dolce quanto tragico Tanabata, l’Umi no Hi (giorno del mare), il romantico Tsukimi, lo Shuubun no hi (equinozio d’autunno), il particolare Koyo… Insomma, non bisogna aver paura di fermarsi ad osservare una farfalla, un fiore, una nuvola.

 

Kodomo no Hi – l’ultimo giorno

La festa dei bambini {Kodomo no Hi ~こどもの日 } è una delle più popolari festività giapponesi. Si festeggia il 5 Maggio, alla fine della Golden Week. Originariamente si chiamava “Tango no Sekku” ed era dedicata ai soli figli maschi (mentre le femminucce avevano la loro festa il 3 marzo). Nel 1948, il governo la decretò festa nazionale per celebrare tutti i bambini e fu rinominata “Kodomo no Hi”. In questo giorno i genitori augurano ai loro figli un futuro felice.

Le tradizioni del Kodomo no Hi

Durante il Kodomo no Hi le famiglie con bambini appendono al vento i tradizionali Koinobori, bandierine colorate a forma di pesce. Queste bandierine che svolazzano nell’aria simboleggiano la tenacia e la virilità: secondo le leggende giapponesi infatti, le carpe sono in grado di nuotare contro corrente e risalire le cascate trasformandosi in potenti draghi 

 koinobori by LeafyHeart
La disposizione delle carpe ha un significato ben preciso: innanzitutto rappresentano la famiglia. Il padre è una carpa nera, la madre una rossa e per ogni bambino viene esposto un pesce, il cui colore varia dall’età e dal numero di figli ´・ᴗ・`

Un’altra decorazione del Kodomo no Hi è la statuina che raffigura Kintaro, un personaggio dei racconti folkloristici giapponesi. Kintaro è un bambino noto per la sua forza e il suo coraggio, è un modo per augurare che anche i figli possano crescere con le stesse qualità!

 

In questi giorni si espongono anche i Kabuto (i copricapo da Samurai) ma non è raro vedere i bambini metterseli direttamente in testa. Quest’elmetto invoca la forza nei bambini!

Altre usanze prevedono che i bambini facciano il bagno con le foglie di iris (菖蒲湯 – shobuyu), e che questi fiori vengano appesi in casa e fuori dalle porte perchè la forma simboleggia una spada e lo spirito guerriero.

 

E il cibo?

Si mangiano i Kashiwa mochi, polpette di riso avvolte in foglie di quercia che secondo la tradizione rendono intelligenti e bravissimi. La foglia non è commestibile ma rilascia un aroma particolare. Si usa la quercia perchè rappresenta la forza e la perseveranza, in quanto le foglie di quercia non cadono finché non sono spuntate quelle nuove.
Un altro dolce tipico sono
 le “polpette della saggezza” fasciate in foglie di bambù, i Chimaki Dango

  

 

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Beh… ✲゚。.(✿╹◡╹)ノ☆.。₀: *゚✲゚*:₀。buone vacanze!
May stardust lead you ~

Crediti: il nostro album “Feste, giornate dedicate e ricorrenze giapponesi” su FB, Ohayo e IlSole24Ore.