In questi giorni siamo tutti obbligati a rimanere nelle nostre case, per affrontare l’emergenza del Covid-19. Sono passate solo poche settimane e già molti si sentono soffocare dalla reclusione
ma lo sapete che nel mondo ci sono milioni di persone che vivono dentro i loro appartamenti o addirittura dentro le proprie camere da letto, senza mai uscire, per anni o decenni?

Gli Hikikomori sono ragazzi o ragazze (di solito tra i 15 e i 30 anni) che scelgono di ritirarsi dalla vita sociale e di non avere più contatti con il mondo esterno. Si tratta di una esclusione volontaria che li porta, la maggior parte delle volte, a non comunicare perfino con la propria famiglia. Non è che i ragazzi hikikomori non vogliano uscire, più che altro non ci riescono.

Per questi ragazzi è impossibile reggere le pressioni che vengono dalla scuola, dal mondo del lavoro, dalla società. Si chiudono in se stessi per ribellarsi a un mondo vissuto come opprimente, ostile ed ingiusto.

Il termine giapponese /hikikomori/ definisce sia il fenomeno che i soggetti reclusi.

Everything I had seem to have lost
Everyone who loved me seems to have forgot
Everything I want seems too far away
I’ll just stay in bed for another day.
Hikikomori ~ Crywank

 

La cause

Le cause possono essere diverse:

  • caratteriali: gli hikikomori sono spesso ragazzi intelligenti e creativi, ma anche particolarmente introversi e sensibili. La loro timidezza non li aiuta ad instaurare amicizie sincere e durature, e possono essere più fragili nell’affrontare le difficoltà che la vita riserva;
  • familiari: i brutti trascorsi in famiglia sono per tutti causa di malessere. Nell’esperienza giapponese poi, contano particolarmente: una profonda mancanza di comunicazione fa sì che in generale i genitori fatichino a relazionarsi con i figli. I padri giapponesi sono sempre al lavoro (leggete l’articolo {Kinro Kansha no Hi} la Festa del Lavoro per saperne di più) ed è solo sulle madri quindi che ricade l’onere di allevare i figli. Queste, essendo sole in un compito così difficile, possono diventare iper-protettive o particolarmente apprensive, critiche, esigenti;
  • scolastiche: l’eccessiva competitività nel sistema scolastico per ambire ai migliori posti di lavoro (rimasta immutata nonostante la crisi economica degli anni novanta) viene ritenuta uno sforzo inutile da molti adolescenti. E così, alcuni sognano di fuggire dalla realtà e dalle responsabilità. Un altro fattore preponderante è ahimè il bullismo. I ragazzi si sentono inadeguati a scuola e vengono presi in giro dai coetanei;
  • sociali: pressione alla quale il mondo ti sottopone. La cultura giapponese pretende molto già dalla tenera età, così ai ragazzi si insegna che i percorsi di studi devono essere affrontati con impegno e serietà, che è essenziale prendere buoni voti per essere ammessi a buone scuole ed ottenere così lavori redditizi ed importanti. Il bravo Giapponese lavora sodo per la sua azienda e per il suo paese, e poi per se stesso. Nella cultura del “dare sempre il massimo” non soddisfare queste aspettative significa fallire.

perdita di fiducia ed interesse nella vita,
disturbi quali l’agorafobia o la fobia sociale

Un ragazzo può diventare Hikikomori per una o più di queste cause. O ancora, nessuna: a volte, semplicemente, alcuni giovani giapponesi perdono l’energia che ci si aspetta abbiano i ragazzi della loro età.

 

 

La questione Internet

Qualcuno, erroneamente, tende ad indicare anche internet come causa dell’esplosione del fenomeno. In realtà essa rappresenta una conseguenza dell’isolamento, non una causa. Basta pensare che i primi casi di hikikomori vengono notati negli anni ’80, quando internet ancora non era presente nelle case. La dipendenza da internet e l’hikikomori sono due cose diverse.

Internet è affascinante perché:

  • è un luogo sicuro in cui non ci si espone in prima persona, dove il corpo non conta, dove anzi puoi assumere la forma che vuoi
  • non hai bisogno di nessuno ma se vuoi compagnia basta aprire una chat
  • puoi essere chi vuoi: un valoroso spadaccino, un avventuriero, un mago, puoi con le tue abilità guadagnare tantissimo… e si parte tutti dallo stesso punto.

Nell’isolamento internet diventa addirittura positiva: chi naviga tende anche senza volerlo a creare un legame con qualcuno. Quando l’hikikomori deciderà di uscire dal suo guscio avrà, rispetto a qualcuno di completamente sigillato nel proprio mondo, un gap nelle relazioni sociali minore, perché avrà mantenuto almeno delle relazioni online.

 

La questione genitori

La società odierna lavora sulla vergogna, quindi la maggior parte dei genitori aspetta molto prima di chiedere aiuto, nella speranza che il disturbo del figlio sia passeggero. Talvolta i genitori si vergognano di cercare aiuto o semplicemente di essere visti entrare in qualche clinica specializzata. A volte al figlio viene affittato un appartamento, in modo da non dover dare spiegazioni ai vicini sul perché il ragazzo non esca mai.

Se la questione riguarda una ragazza invece, i genitori semplicemente non ci fanno caso: in Giappone è normale che una ragazza non esca molto di casa, soprattutto prima del matrimonio o del lavoro. Per questo motivo, a differenze dei maschi, è più facile che i genitori “sostengano ed incoraggino” il comportamento della figlia fin dai primi segni di reclusione.

 

Che cosa pensano i giapponesi a proposito degli hikikomori

 

Differenza tra NEET ed Hikikomori

  1.  /hikikomori/ vuol dire “stare in disparte, isolarsi”;
  2. NEET significa invece “neither in employment nor in education or training” e indica quindi quelle persone (soprattutto di giovane età) che non hanno né cercano un impiego, e non frequentano una scuola né un corso di formazione o di aggiornamento professionale.

Sebbene entrambe le situazioni non siano viste di buon occhio dalla società giapponese, non confondiamo le due situazioni.

  1. Gli Hikikomori non riescono neppur volendo ad uscire di casa, per via di traumi passati, ma alcuni di loro riescono a lavorare tramite PC (vedi mangaka in Kuragehime e illustratrice in Eromanga-sensei);
  2. I NEET invece non hanno nessun problema ad uscire, non lavorano nè vanno a scuola perché sono semplicemente pigri e hanno la fortuna di essere mantenuti da qualcuno. Anche dietro al comportamento di un NEET può nascondersi una causa complessa (es. vorrei lavorare ma non riesco a trovare un impiego), ma è certo che un NEET non ha i disturbi sociali di un hikikomori.

NB:
La cultura giapponese è molto dura con chi non passa tutto il proprio tempo a lavorare, ne deriva che anche le persone che hanno un lavoro part-time o un baito vengono spesso definite NEET (come succede su ReLIFE).
***/Baito/ è l’abbreviazione di /arubaito/ che deriva dal tedesco “Arbeit” ossia “lavoro”. La parola indica più che un lavoro part-time, un lavoro occasionale, in cui le ore possono essere distribuite a seconda della disponibilità. Sono gli impieghi che hanno gli studenti, che gli permettono ad esempio di non lavorare durante gli esami recuperando poi le ore nei periodi di vacanza.***

 

Come passa il tempo un Hikikomori

Ci sono due tipi di hikikomori: quelli tristi e quelli soddisfatti del proprio stile di vita.

  • I primi passano probabilmente la maggior parte del loro tempo dormendo od oziando. Di solito invertono il ciclo sonno-veglia, per cui di giorno dormono (per non vivere) e di notte stanno svegli (sopravvivono alle condizioni in cui ce la fanno, ovvero da soli, in compagnia del solo compagno che non gli causa stress: internet);

  • I secondi fanno invece moltissime cose: leggono libri e Manga, guardano Anime e film, studiano le materie che preferiscono sul web, giocano online, disegnano, scrivono, si allenano, partecipano nei forum parlando delle proprie passioni… infondo, dalla comodità della propria stanza con internet come alleato, si può fare praticamente di tutto.

Alcuni hikikomori, specie quelli che vivono da soli, sono in grado di uscire di casa una volta al giorno o una volta alla settimana per recarsi in un konbini 24/24 a comprare da mangiare.

 

Testimonianze di ragazzi hikikomori

 

In Italia

Il fenomeno, già presente in Giappone dalla seconda metà degli anni ottanta, ha incominciato a diffondersi negli anni duemila anche negli Stati Uniti e in Europa.

In Italia il periodo più a rischio è quello tra la scuola media e quella superiore: un momento di cambiamento enorme (luoghi, amicizie, relazioni con i professori) proprio all’inizio dell’adolescenza. Dico “periodo più a rischio in Italia” perché in tante altre nazioni questo vuoto non esiste: si passa direttamente dalle scuole primarie (elementari) a quelle “più alte” (superiori), specializzandosi soltanto con l’università. Metodi che hanno i propri pro e contro.

L’associazione HikikomoriItalia stima che nel nostro paese ci siano almeno 100 mila casi.

 

Alcuni dati

  • Quello dell’hikikomori è un fenomeno che riguarda principalmente giovani tra i 15 e i 30 anni, di sesso maschile;
  • Gli hikikomori appartengono di solito alle classi medie, quindi i genitori riescono a mantenere in casa il figlio a tempo indeterminato. Nelle famiglie a basso reddito non ci sono hikikomori poiché i giovani sono costretti a lavorare, quindi l’isolamento, se mai ha inizio, termina precocemente;
  • Nel 2016 il governo giapponese parlava di 613.000 reclusi tra i 40 e i 64 anni. Questi, che hanno passato circa 20 anni in isolamento, sono indicati come La prima Generazione Hikikomori e vi è preoccupazione per il loro reinserimento in società quando, superata la soglia dei 60 anni e rimasti orfani, perderanno l’unica fonte di sostentamento a disposizione;
  • Solo il 10% dei soggetti interessati è di sesso femminile e di solito il periodo di reclusione è limitato. E’ possibile comunque che molti casi di hikikomori tra ragazze non siano riconosciuti come tali, in quanto i giapponesi percepiscono il ritiro in casa delle donne una consuetudine all’interno della propria società.

 

 

 


► Gli Hikikomori negli Anime ◄

 

Universo principale: Anime
Titolo originale: Ano hi mita hana no namae o bokutachi wa mada shiranai
Genere: drammatico, sentimentale, slice of life

Mi ha fatto piangere come una fontanta la prima volta che l’ho visto, mi ha fatto piangere come una fontana anche la seconda (ok, pure la terza).
Ano Hana ha come protagonista Jintan, un ragazzo che non è proprio un’hikikomori… ma probabilmente lo sta diventando. Jintan sta sempre a casa a giocare ai videogiochi, salta la scuola e non ha amici. La sua infanzia è stata caratterizzata da ben due perdite e lui non è ancora riuscito a guardare avanti.
Jintan è un personaggio che non vorrebbe stare solo, ma al tempo stesso ha paura di aprirsi con qualcuno. Rappresenta il ragazzo che sta per chiudersi definitivamente, ma viene salvato dagli amici.

Su Cronchyroll il film live-action!

 

Universo principale: Light novel
Titolo originale: Eromanga-sensei
Genere: commedia, sentimentale, ecchi

Sagiri Izumi è una studentessa delle medie che dopo la morte della madre si è rinchiusa in camera sua. Grazie agli insegnamenti della mamma è molto brava a disegnare, tanto da diventare illustratrice di light-novel sotto lo pseudonimo di Eromanga-sensei. Pur essendo una ragazza introversa, Sagiri rimane nella sua camera per via del trauma che ha avuto, ma continua tranquillamente ad intrattenere relazioni sociali su internet.

Guarda o scarica Eromanga-sensei

 

Universo principale: Light novel
Titolo originale: Kami-sama no memo-chou
Genere: mistero

« Il sole, l’aria e qualsiasi altra cosa all’esterno sono miei nemici. »

Alice è una misteriosa ragazza hacker che fa parte di un’agenzia investigativa. La sua età è sconosciuta, è bassa, ha capelli lunghi e neri e porta sempre un pigiama con gli orsetti.
Vista la sua indole da hikikomori sono gli altri ragazzi della serie a portarle da mangiare, sebbene per ragioni importanti riesca ad uscire di casa. In quei rari casi veste in stile lolita o comunque di nero.

 

Universo principale: Manga josei
Titolo originale: Kuragehime
Genere: commedia, sentimentale, slice of life, gender-bender

Nel Manga Kuragehime c’è un personaggio che è in tutto e per tutto un hikikomori: Juon Mejiro. Mejiro-sensei è una mangaka yaoi che vive rinchiusa nella propria stanza. Comunica con le coinquiline soltanto attraverso fogli fatti scivolare sotto la porta, parrebbe a causa della sua ansia sociale. Nessun personaggio l’ha mai vista in faccia.
La sua presenza è molto sentita nel dormitorio: le altre ragazze la interrogano come se fosse un oracolo, le chiedono consigli e seguono tutti i suoi ordini. In più la aiutano a terminare le tavole quando è prossima alla data di consegna

Leggi Kuragehime online

 

Universo principale: Manga
Titolo originale: Meteru no kimochi
Genere: drammatico, sentimentale, slice of life, ecchi

Shintarou Koizumi è un uomo di trent’anni diventato hikikomori quando ne aveva quindici. L’unica persona con cui parla, attraverso una porta chiusa, è suo padre. L’uomo ormai anziano, ma non ha mai smesso di portargli cibo e Manga e nello stesso tempo d’incitarlo ad uscire.
Un giorno i due fanno una scommessa: Shintarou uscirà quando il padre si troverà una compagna. In realtà l’uomo ha già una giovane fidanzata, Haruka, e i due si sposano. Il padre del protagonista muore però in luna di miele, e Haruka, spinta dal senso di dovere, si trasferisce a casa del figlio adottivo con l’intenzione di aiutarlo.

La mia Maetel (Meteru no kimochi) racconta la storia di un hikikomori che riesce ad uscire dal suo guscio.

 

Universo principale: Light novel
Titolo originale: Nōgēmu Nōraifu
Genere: avventura, commedia, fantasy, sentimentale

Sora e Shiro sono due fratelli hikikomori, che passano le loro giornate a giocare ai videogiochi. Sono inseparabili ed imbattibili, non perdono mai. Un giorno ricevono una mail in cui gli viene domandato quale sia l’opinione che nutrono riguardo al mondo reale. I ragazzi rispondono che è un “gioco scadente” e che se esistesse un’altra realtà interamente regolata dai giochi apparterrebbero a quella, e così… vengono teletrasportati in un’altra dimensione.

Sora ha 18 anni, è caratterizzato da intuizioni astute e una straordinaria intelligenza, soprattutto strategica. Shiro ha 11 anni ed è dotata anche lei di una straordinaria intelligenza, soprattutto di tipo logico-matematica. Sono una coppia perfetta!

 

Universo principale: Manga shounen
Titolo originale: Denpa Kyoushi
Genere: scolastico, commedia, ecchi, sentimentale

Otaku teacher, come preannuncia il titolo, non approfondisce lo stile di vita hikikomori, ma piuttosto racconta la vita di un otaku. Il protagonista è Jun’ichirou Kagami, un ragazzo prodigio che finita la scuola, invece di seguire un avvenire brillante, si rinchiude nella propria stanza a giocare ai videogiochi, guardare Anime e aggiornare il suo blog. Sua sorella, scontenta della vita che sta vivendo, lo costringe ad uscire trovandogli un lavoro come professore.

Già nel primo episodio Jun’ichirou esce di casa, quindi la serie non lo fa quasi mai vedere come vero hikikomori. Lo inserisco però nella lista perchè il protagonista mentre aiuta i suoi studenti, cresce. L’Anime mostra positivamente come prevenire lo stile di vita hikikomori.

La serie completa su Paramaunt Network

 

Universo principale: Manga seinen
Titolo originale: ReLIFE
Genere: commedia, scolastico, sentimentale

ReLIFE è un Anime che fa riflettere. “ReLIFE” è un’organizzazione nata per contrastare il fenomeno dei NEET e degli hikikomori. I selezionati vengono avvicinati e gli viene data la possibilità di ripetere per un anno il liceo, al tempo presente ma con il corpo di quando erano giovani. Lo scopo dell’esperimento è far sì che i soggetti si ricordino le emozioni e i sogni che li avevano animati da adolescenti, e che ritornino a socializzare. In questo modo si pensa che possano riacquistare una marcia in più per affrontare positivamente la vita.

Il protagonista è il 28enne Arata Kaizaki, NEET dopo un trauma vissuto nell’azienda per cui lavorava. Essendosi licenziato non trova più lavoro da nessun’altra parte, e sebbene talentuoso alla fine perde fiducia nel mondo e si accontenta del lavoro part-time notturno in un konbini. Proprio quando sua madre decide di non mantenerlo più, ecco spuntare un misterioso ragazzo che dice di lavorare per l’agenzia ReLIFE.

L’Anime è perfetto sul tema, perchè parla di come si possano aiutare i ragazzi che soffrono in queste situazioni.

Trovate la serie completa + i 4 OVA finali su Crunchyroll

 

Universo principale: Manga
Titolo originale: Rozen Maiden
Genere: soprannaturale, drammatico, fantasy

Jun Sakurada è un bambino che, a causa di un’esperienza traumatica, ha smesso di frequentare la scuola e vive da hikikomori nella sua stanza. Spende molto del suo tempo davanti al computer e ha l’hobby di ordinare oggetti via Internet (la maggior parte dei quali con presunti poteri occulti) salvo poi restituirli prima che finisca il periodo di prova per non doverli pagare. Un giorno gli arriva una strana bambola, e dopo averla caricata… Jun si ritrova coinvolto nel “Gioco di Alice”.

Benché sia arrogante ed a volte freddo e maleducato, nonostante si rifiuti di ammetterlo, Jun si preoccupa molto per gli altri. La storia di un giovane hikikomori che impara a socializzare di nuovo!

Leggi il Manga di Rozen Maiden

 

Universo principale: Light novel
Titolo originale: Sasami-san@Ganbaranai
Genere: commedia, scolastico, soprannaturale

Sasami Tsukuyomi è un’hikikomori che soffre di agorafobia e non trova alcuno stimolo nella vita, che sia cambiarsi d’abito o mangiare (mansioni alle quali provvede suo fratello). Sasami è stata addestrata fin dalla tenera età come sacerdotessa miko per accogliere in sé il potere della dea Amaterasu, ma una volta scoperto l’entusiasmante mondo virtuale ha preferito fuggire dalla piatta esistenza cui era destinata per rifugiarsi nella sua camera tra Anime e Manga. Questo tuttavia non ha impedito che si manifestasse in lei il potere della dea e così spesso (a sua insaputa) la realtà si altera per assecondare i suoi capricci.

 

Universo principale: Manga shounen
Titolo originale: Sayonara Zetsubou-sensei
Genere: scolastico, commedia, demenziale

Kiri Komori è una studentessa che ha smesso di frequentare la scuola perchè divenuta hikikomori. Il suo professore va a casa sua tentando di convincerla a ricominciare le lezioni, ma ottiene soltanto il suo trasferimento in una aula in disuso della scuola. Komori-chan ha sempre addosso una coperta, come a proteggersi dal mondo esterno.

Il suo nome è particolare: /komorikiri/ significa “stare a casa”, mentre /kiri komori/ suona un po’ come “hikikomori”

 

Universo principale: Anime
Titolo originale: Trickster: Edogawa Ranpo ‘Shōnen tantei-dan’ yori
Genere: mistero, soprannaturale

Makoto Noro è un membro del Boy Detectives Club. Nonostante la giovane età si è già laureata e adesso passa il suo tempo a casa, tra ginnastica e lavoro d’hacking per l’agenzia Investigativa. Comunica con gli altri membri tramite microfoni, telecamere e Pippo, il suo gufo.

E’ un tipico esempio di hikikomori pienamente soddisfatto del proprio stile di vita. Durante l’Anime Mako-chan afferma che rimanere a casa è semplicemente più comodo, che paga abitualmente le tasse e quindi non ci trova nulla di male.

Streaming SUB ITA

 

Universo principale: Romanzo
Titolo originale: NHK ni Youkoso!
Genere: commedia, drammatico, psicologico

Il protagonista della novel Welcome to the NHK è Tatsuhiro Satou, un giovane che da quattro anni vive recluso nel suo appartamento di Tokyo, finanziato dai genitori. Ha abbandonato l’università il suo primo giorno e da quel momento si è isolato completamente dal mondo. Si è abituato a credere che il suo stato dipenda da una cospirazione della NHK, un canale televisivo giapponese (Nippon Housou Kyoukai) che il protagonista storpia però in /Nihon Hikikomori Kyoukai/ ovvero “Ente degli Hikikomori Giapponesi”.
Un giorno alla sua porta bussa una ragazza, Misaki, decisa ad aiutarlo.

Questa novel (da cui sono stati tratti poi un Manga e un Anime) si incentra sulla condizione mentale degli hikikomori, molto interessante poiché in parte autobiografica dato che lo stesso autore Tatsuhiko Takimoto ha vissuto un periodo da recluso.

Leggi online la Novel

 

Universo principale: Videogioco JRPG
Titolo originale: Persona 5
Genere: mistero, drammatico, soprannaturale

Futaba Sakura è una ragazza con un passato tragico. E’ stata vittima di bullismo durante l’infanzia per via della sua spiccata intelligenza, ed era sempre sola perché la mamma lavorava molto. E’ diventata un’hikikomori dopo essere stata accusata ingiustamente d’essere la responsabile del presunto suicidio della madre, e dopo i maltrattamenti dei familiari che ne sono seguiti. Soffre di agorafobia, depressione ed allucinazioni uditive. E’ arrivata ad avere impulsi suicidi.
All’inizio del gioco Futaba vive senza passione né entusiasmo e si domanda quale sia il senso della sua vita. Se ne sta sempre rinchiusa nella sua camera buia e disordinata a guardare Anime, giocare con i videogames o dormire per giorni interi.

Quando durante il gioco inizia ad uscire, tende a nascondersi dietro il protagonista per non essere vista. L’avere degli amici la fa diventare solare, vivace e sorridente. Anche se non è brava a relazionarsi con gli altri (manca di tatto e spesso parla con lo slang di internet), non ha molti problemi a lasciarsi andare se l’argomento del discorso è qualcosa che le interessa. E’ un’abilissima hacker, ossessionata dai computer.

Dopo aver imparato ad adattarsi ad uno stile di vita normale grazie al protagonista, fa una lista di buoni propositi che vuole raggiungere. Una storia a lieto fine!

 


Crediti:
★━ Hikikomoriitalia ━★
★━ articolo IoDonna, con la bellissima testimonianza di una mamma ━★
★━ Honey’s Anime ━★
★━ Immagine originale di condivisione di qiqiuqiu – immagine in evidenza di Ishida Hiroyasu ━★

 

NB: per questioni “di prosa” non ho scritto per tutto l’articolo “di norma, di solito, usualmente” ed anzi ho generalizzato. Vi ricordo che (come sempre del resto) i luoghi comuni e le medie sono la regola, ma le eccezioni e i casi particolari ci sono sempre ♡
Vi lascio con una canzone. May stardust lead you ~